Nel DNA di Fortech c’è l’innovazione. È una parte integrante di ogni processo e prodotto.
Uno dei team aziendali più coinvolto dalle continue evoluzioni è il team che si occupa dello sviluppo software. Abbiamo intervistato Daniel Gentili, il Responsabile del team Sviluppo.
Ciao Daniel, puoi presentarti ai nostri lettori?
Sono Daniel, ho 32 anni e mi ritengo un riminese D.O.C. La mia formazione è radicata nell’ambito dell’elettronica ma nel tempo mi sono appassionato all’informatica e infatti oggi per Fortech sono il Responsabile dello sviluppo software.
Lavori con un team?
Assolutamente sì. Siamo 12 persone con un compito molto importante: occuparsi di tutti i software presenti nelle soluzioni e nei portali Fortech. Questo incide anche sul nostro modo di organizzare il lavoro. Solitamente infatti seguiamo più progetti contemporaneamente e per questo ci suddividiamo in team diversi. Ogni team ha un suo Responsabile di progetto e i responsabili sono Claudio Curzi, Davide Monticelli e Massimo Fornari, che mi danno un ottimo supporto nella gestione della grande quantità di attività che ci compete.
Dobbiamo infatti ricordare che, oltre alla produzione per i nuovi progetti, ci occupiamo anche della manutenzione dei software sviluppati per progetti già ultimati e, soprattutto, dell’analisi.
Quanto conta la fase di analisi in un progetto?
Tantissimo. È una parte che “non si vede” ma invece impatta enormemente sullo sviluppo del singolo progetto.Trovare la soluzione più efficace a un problema significa mappare bene l’esistente, le esigenze e gli scenari. Per fortuna noi abbiamo un modo di fare analisi, e di lavorare in generale, che è basato sulla collaborazione. Un problema di uno dei team è un problema di tutti e ognuno deve concorrere con la propria esperienza e le proprie competenze a cercare di risolverlo.
Quindi l’essere collaborativi è un vostro valore importante?
Lo è. Decisamente. E si estende anche al modo in cui lavoriamo con gli altri reparti. Il reparto Assistenza e Servizi, ad esempio, è un reparto con cui ci troviamo a collaborare spesso. Loro si occupano infatti di offrire assistenza a chi utilizza i software che noi creiamo quindi vengono coinvolti già dalla fase di test. Noi li informiamo sulle diverse funzionalità e poi sono loro a testarle, appunto, e darci feedback importanti per procedere poi con la fase di produzione. Possiamo dire che lo scambio e il confronto tra il Reparto Sviluppo Software e quello Assistenza siano all’ordine del giorno.
C’è un progetto che ritieni particolarmente riuscito e importante?
Senza dubbio fattura1click! È un progetto diverso da tutti gli altri, sia per la natura del servizio, che per la mole e la tipologia di clienti che coinvolge ogni giorno. Con la app fattura1click siamo andati infatti a intercettare i clienti dei nostri clienti, coloro che vanno sulla stazione di servizio a fare rifornimento e hanno bisogno di fattura. Solitamente noi abbiamo a che fare con compagnie petrolifere, retisti, gestori e tecnici mentre in questo caso abbiamo creato un servizio per il consumatore finale e leggere le migliaia di recensioni positive è stato veramente soddisfacente! Ancora più gratificante è il pensare quanti sono stati i livelli del progetto e la complessità: dai workshop al sito passando per la app, fattura1clik è stata ed è tuttora un vero e proprio mondo.
Quindi… viva le recensioni positive!
Beh, leggere quanto sei stato bravo è sempre piacevole ma noi in verità ci concentriamo sulle recensioni negative perché sono quelle che ci danno spunti e indicazioni per dare un servizio sempre al top. Siamo molto focalizzati sulla User Experience e oltre alle recensioni usiamo anche degli strumenti che ci permettono di fare verifiche costanti su come funziona il sistema che permette a fattura1click di essere così utilizzata e apprezzata.
Fattura1click è stata la sfida del 2018/2019. Avete già un nuovo challenge per il 2020?
Lo abbiamo ed è… segreto! Ancora non lo possiamo svelare quindi posso solo dire che riguarda l’estero e le carte internazionali.
Dopo tutto questo parlare di lavoro vogliamo chiederti se hai un hobby.
Sì, sono un subacqueo e mi occupo anche di protezione civile, sempre in ambito marino e acquatico. Mi sono innamorato di questo mondo per diversi motivi: perché ti fa entrare in una dimensione diversa, in cui sei tu l’estraneo e anche perché è veramente rilassante. Si dice che sul viso ci siano dei recettori che appena sentono l’acqua si rilassano e io penso sia proprio così.
C’è una immersione che ritieni indimenticabile?
Direi la prima che ho fatto. Eravamo all’Argentario e non sapevo cosa aspettarmi. Appena mi sono immerso mi sono trovato tra tantissimi pesci, colori e meraviglie.
C’è qualcosa del mondo della subacquea che ti è stato utile per il lavoro?
Assolutamente. Ho imparato ad organizzarmi al meglio perché quando ci si immerge non si può improvvisare. C’è un metodo, che va applicato già quando si è a casa e si devono preparare i materiali da portare. Se ci pensi infatti ti basta dimenticare una parte dell’attrezzatura e ti salta l’immersione. Quindi immergersi serve anche a migliorare la memoria!
Inoltre ora sto seguendo dei corsi per diventare istruttore e del percorso fanno parte anche lezioni di comunicazione e di public speaking. Tutte cose molto utili anche per il mio lavoro.
Concludiamo con una domanda che non può mancare! Come descriveresti Fortech?
Fortech è un’azienda dinamica e velocissima e questo per chi sviluppa software è bellissimo! Non ci annoiamo mai, siamo sempre davanti a nuove sfide. È chiaro che questo possa essere anche stressante ma, per citare un famoso film di Antonioni… “Morirei di tutto ma non di noia”!
Una festa speciale, sulle colline riminesi con uno spettacolo di 150 droni a illuminare il cielo con il nostro logo.
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